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.....fatto il controllo dell'efficienza visiva?

Adolescenti e lenti a contatto:

L'adolescenza è un momento non sempre facile nella crescita. I cambiamenti fisici e psicologici cui sono sottoposti i ragazzi tra gli 11 ed i 18 anni li trasportano dal mondo dell'infanzia a quello degli adulti. Anche il sistema visivo muta rapidamente adattandosi alle richieste ambientali e allo stile di vita ed è frequente, nel corso dell'adolescenza, il manifestarsi dei primi difetti visivi. Le lenti a contatto costituiscono spesso la soluzione ideale per le correzioni visive degli adolescenti, sia per le specifiche esigenze (sport, attività ludiche) sia per il delicato aspetto psicologico. Oggi, grazie ai benefici offerti dalle lenti di più recente concezione, che offrono alta permeabilità all'ossigeno, e grazie al consolidarsi della modalità giornaliera, gli adolescenti possono indossare regolarmente le lenti a contatto. Per la costituzione della propria personalità e per il rafforzamento dell'autostima, la possibilità di indossare le lenti a contatto può essere opportunità importante di adeguamento ai canoni estetici ed al riconoscimento all'interno del gruppo. Per quanto riguarda invece lo sport - esperienza di gioco ed emozionale oltre che fonte di benessere ed interazione sociale - i vantaggi offerti dalle lenti a contatto sono indubbi per praticità, miglioramento della visione, riduzione della possibilità di traumi. Ovviamente la modalità giornaliera, pur essendo in molte occasioni la più idonea, non è necessariamente la migliore. Sarà il professionista a valutare il singolo individuo, le sue specifiche esigenze e uno specifico programma di sostituzione. In conclusione, le lenti a contatto rappresentano un importante strumento di correzione visiva per i giovani, perchè soddisfano le esigenze di uno stile di vita dinamico, sportivo, poco prevedibile.

I difetti visivi nei bambini:

I difetti visivi possono essere presenti fin dai primi anni di vita di un essere umano. Di solito i difetti non sono gravi, se presi per tempo possono essere corretti. Il 12-14% dei bambini presenta anomalie della funzione visiva nel corso dei primi anni ma spesso, per mancanza d'informazione o negligenza, non vengono notate. 

Come vedono i neonati:

Ci si chiede spesso come vedano i neonati. I bambini imparano a vedere come impareranno a camminare. I piccoli devono aspettare la quarta settimana di vita per avere una visione abbastanza netta; l'apprendimento visivo si sviluppa nel corso dei primi due anni e continua fino ai 4-8 anni, allorché il bimbo avrà la stessa visione di un adulto.

I difetti visivi maggiormente diffusi nei bambini:

· Ambliopia: trattasi del cattivo sviluppo della visione di un occhio mentre l'altro si è formato normalmente. Nell'ambliopia gli occhi focalizzano in maniera diversa ed il bambino tende ad utilizzare solo l'occhio migliore. Diversi possono essere i difetti visivi che generano l'ambliopia.

· Astigmatismo: difetto determinato da curvatura asimmetrica della superficie corneale che rende difficile la messa a fuoco. Può causare cefalee, stanchezza e risultati scarsi a scuola.

· Ipermetropia: si è in presenza di un bulbo più piccolo del normale. Essa crea bruciori oculari, cefalee e lacrimazione, rendendo difficile la lettura e la concentra- zione con la conseguenza che il bambino potrebbe reagire preferendo attività in ambienti esterni.

· Miopia: la visione è difettosa per lontano. Il bambino potrebbe strizzare gli occhi per aiutarsi o cercare di avvicinarsi agli oggetti per apprezzarli, mentre potrebbe estraniarsi da attività che richiedono una buona percezione da lontano.

· Strabismo: o "occhio storto". Si manifesta con un allineamento anomalo dei dueocchi. Uno strabismo non costante può essere normale nei primi 4-6 mesi. Se invece dopo i sei mesi gli occhi non sono allineati è utile sottoporre il bambino ad un esame specialistico.

La prima visita agli occhi:

Non esiste un età troppo precoce per consigliare la prima visita agli occhi del bambino, in particolare se il piccolo manifesta anomalie oculari o del comportamento. In tal caso, bisogna immediatamente ricorrere agli specialisti; il medico pediatra è la prima persona a poter essere contattata, egli verifica che non ci siano problemioculari oggettivi. Comunque è opportuno seguire la salute degli occhi del bambino con visite specialistiche annualialmeno fino ai 15 anni.

Occhi come primo canale d'informazione:

Gli occhi rappresentano il canale primario di comunicazione. Il senso visivo fornisce al cervello il 90% delle informazioni che provengono dal mondo esterno.

Gli occhiali:

Gli occhiali dei bambini devono essere confortevoli, sopportabili edefficaci per consentire che il bambino si muova con libertà e perraggiungere lo scopo per il quale sono prescritti. E' importante affidarsi all'esperienza di un OtticoOptometrista di fiducia per avere un prodotto adeguato alle esigenze del bambino.

La scuola:

Assicurarsi che il bambino abbia una visione corretta diventa fondamentale quando inizia ad andare a scuola. Una visione difettosa può facilmente pregiudicare il suo apprendimento ed ostacolare il suo percorso scolastico.

Postura e Sistema Visivo:

Non è sufficiente avere dieci decimi per una performance visiva ottimale, ma è necessario che la visione sia supportata da una impostazione armonica del corpo:

· Davanti al computer: la distanza tra l'occhio e il monitor deve essere compresa tra i 50 e 70 cm. Evitare luci laterali.

· Davanti alla TV: il bambino deve essere seduto ad almeno 3mt. di distanza. Evitare una visione al buio o con luce attenuata.

Successo nello sport:

è affidato ad un'ottima visione ed alla presenza di uno sviluppo binoculare del bambino in modo tale che possa disporre degli elementi della stereopsi (visione tridimensionale che permette la valutazione della distanza intercorrente tra il soggetto e l'obiettivo). Vedere bene significa calcolare con precisione e rapidità i passaggi di palla e relative distanze in modo da posizionare correttamente il proprio corpo a seguito della visione della palla in movimento.

Successo a scuola:

oltre ad una perfetta visione, per ottenere performance culturali, bisogna curare, durante lo studio, l'illuminazione e la postura del bambino. Il leggio è uno degli strumenti indispensabili per mantenere una postura corretta durante lo studio, esso riduce l'affaticamento e permette una più ampia assunzione di dati in minor tempo e con maggiori risultati.

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